Strumenti per l’Esploratore del Cosmo Interiore: il Suono dei Pianeti
28 Giugno 2012Alchimia ed Arte – Intervista con l’autore Dr.Giorgio Sangiorgio
13 Luglio 2012…Ancora una volta le strade della fisica vanno curiosamente a incontrarsi con le antiche mitologie. Ora è certo, ce lo dicono gli scienziati del cosmo, l’universo ha un suono (forse il residuo del big bang iniziale che era, non dimentichiamolo, anche un’esplosione sonora). Lo si può ascoltare nel rumore di fondo che producono le televisioni quando non sono sintonizzate su alcun canale. Parte di quel rumore confuso (il resto è frutto di scariche elettromagnetiche che viaggiano intorno al pianeta), deriva dall’universo. E’buffo pensare che un elettrodomestico come la televisione ci porti in casa il suono del cosmo, ma è solo uno dei tanti paradossi che riguardano il suono. Bene comunque saperlo, aguzzare l’orecchio, sforzarsi di distinguere la voce dell’universo tra le interferenze che si accumulano tra il campo magnetico terrestre e le risonanze interne del televisore… Gino Castaldo – estratto da “Il buio, il fuoco, il desiderio – Ode in morte alla musica”
Sull’onda dell’esplorazione dei suoni cosmici (ascolta puntate radio: Vol.23 e Vol.22), abbiamo deciso di sintetizzare in questo post, qualche considerazione riguardo al Suono della Terra con spunti in chiave alchemica, cinematografica e dischi volanti ben identificati.
Mi interessa molto l’accostamento fra le note musicali e le orbite dei pianeti (per un riferimento a questo argomento puoi leggere il post precedente) e per cercare di spostare il discorso su un altro piano, per provare a capirne qualcosa di più, è possibile trovare le corrispondenze fra i pianeti e le varie fasi alchemiche.
L’altro giorno guardavo una conferenza in rete, interessante anche se un pò lenta, in cui lo studioso e musicista Daniele Trucco (in fondo al post o nella sezione Video del blog trovate il link alla conferenza), raccontava di come all’interno del laboratorio dell’Alchimista, le varie fasi di passaggio per produrre l’Oro, erano scandite da diverse note musicali che l’alchimista ascoltava ed associava; note prodotte dalla cottura della materia grezza.
Oggi ripensavo a questa leggendaria associazione. Al posto degli alambicchi avevo davanti a me una serie di pentole e padelle pronte per cucinare una semplice pasta e zucchine. Decidevo di spegnere ogni disturbo sonoro e per la prima volta mi accorgevo così, di come la cottura effettivamente producesse suoni molto diversi in base sia alla grandezza della pentola, ma anche al “materiale” cotto. Una considerazione banale da questo ascolto culinario, per esempio, è che a suoni più acuti quindi con una frequenza più alta, come può essere quello generato da una padella che cuoce le verdure, corrispondono cotture più veloci; viceversa a suoni più bassi e “maschili”, come può essere quello di una grossa pentola, corrispondono cotture più lente.
Questo tipo di ascolto può chiaramente essere affinato su qualunque suono presente sulla Terra. Per un’ispirazione puoi guardare anche questo poetico estratto dal film “Il Postino” di Massimo Troisi.
Eh già, i suoni della Terra. Toni Mannaro durante la scorsa puntata si domandava: chissà qual è il suono della Terra…e io provavo a dare una risposta che avevo in testa, ma non riuscivo ad esprimere bene a parole in radio.
E qui entra in gioco il famoso Disco Volante Ben Identificato ovvero chiamato anche Voyager Interstellar Record, disco volante lanciato dalla Terra verso lidi sconosciuti e forme di vita intelligentoide dello spazio interstellare.
La storia di questo disco ha una doppia faccia (come ogni disco che si rispetti): da un lato è affascinante e con quel pizzico di romanticismo fantascientifico, dall’altra appare invece un’operazione di un’infantilismo un po’ ottuso, tipico a volte, dobbiamo dirlo, degli americani. La parte romantica è che è bellissimo immaginare la costruzione di un disco del genere, in cui racchiudere in poche tracce, i suoni caratteristici della Terra destinati a un’ipotetica e lontanissima forma di vita. Tutti abbiamo “fatto” i cd o le cassette: pensato le compilation per la ragazza che ci piaceva, per l’amico, per il viaggio della vita. Ma cacchio una compilation per l’extraterrestre, quella mai.
E voi, se doveste scegliere una trentina di tracce da far ascoltare a una forma di vita aliena, per far conoscere la vostra vita sulla Terra, cosa scegliereste?
E’ uno spunto che potrebbe dar vita non solo ad una puntata, ma ad intere trasmissioni radiofoniche, secondo me, visto anche il periodo in cui l’extraterrestre cattivo o alla ET (purtroppo) vanno molto di moda. La parte meno romantica è che noi umanoidi siamo abituati spesso a pensare solo ad un livello basso, quindi pensiamo che la sonda viaggi nello spazio e nel tempo lineare, che incontri un extraterrestre che sia come noi, anzi no meglio che sia come i nostri sogni e le nostre paure più profonde e che questo extraterrestre riesca anche a capire quelle strane istruzioni incise sul disco per farlo girare sul suo giradischi e che ci mandi così messaggi orgasmici di amore cosmico. Senza pensare che “gli extraterrestri” possano vivere in una dimensione totalmente diversa dalla nostra, magari parallela alla nostra, proprio qui nello stesso nostro punto, forse senza un corpo materiale come il nostro, con un tempo e uno spazio e forse anche una musica diverse dalle nostre.
Una delle tracce più belle del Voyager Interstellar Record è la traccia n.4: “I suoni della Terra” (potete ascoltare tutte le tracce e osservare tutto ciò che è stato allegato al pacchetto UFO o su youtube, oppure dal sito della Nasa), in cui sono incisi 12 minuti di suoni caratteristici del nostro bel pianeta: tuoni, mare, animali, macchine che sfrecciano, bambini che piangono (che a un orecchio attento non possono non ricordare gli effetti di “Dark side of the Moon”) e poi ad un certo punto c’è il vento…come diceva un certo Bob Dylan.
Zappatore inviato dal cosmo
Aggiunta alla sezione Video del blog, la conferenza di Daniele Trucco: Musica e Alchimia.
MARTEDI PROSSIMO 10 LUGLIO, ALLA PUNTATA SETTIMANALE DEL LUPO E IL CONTADINO, CI SARA’ UNA SORPRESA RIGUARDANTE IL TEMA ALCHIMIA!
DA NON PERDERE!
Altri Racconti e Musica di Origine Protetta nella prossima puntata del Lupo e Contadino,
IN ONDA OGNI MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
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