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Ciao Nauta,
Nell’ultima puntata del Lupo e Contadino, abbiamo trasmesso un’intervista a Gaetano Caggiano, insegnante dell’AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale): associazione impegnata nella diffusione di un particolare metodo di insegnamento e comunicazione musicale ai bambini molto piccoli. Particolare perchè, dalle parole di Gaetano (che potete riascoltare o scaricare in podcast a questo indirizzo: http://www.spreaker.com/user/radiohirundo/rh_musica_e_bambini_con_g_caggiano ), ci è apparso evidente che non vi è in tale modo di insegnamento, un’imposizione “dall’alto” da parte dell’insegnante nei confronti dei bambini, come avviene regolarmente nella maggiorparte dei corsi scolastici e parascolastici, ma soltanto una guida all’ascolto e alla partecipazione musicale. Non c’è un registro precostuito dall’insegnante, ma sono invece proprio i bambini a creare insieme all’insegnante una jam session di versi, suoni, pattern musicali, movimenti spontanei.
Se si parla di Musica, sono convinto che i bambini molto piccoli, con la loro percezione incredibilmente aperta e senza schemi precosituiti, abbiano molto da insegnare al mondo degli adulti. Soprattutto riguardo a come si Ascolta la musica attraverso l’intuito e la spontaneità. Sono loro in fondo i veri maestri dell’Ascolto e dell’Improvvisazione.
E per un adulto poter osservare o riuscire ad accorgersi di come ascolta davvero un bambino è un’opportunità importante. Riuscire a riconquistare, dopo averli smarriti dentro i meandri oscuri del mondo adulto patinato, gli strumenti energetici di ascolto del bambino è un’esperienza che può essere profondissima. Altro che “canzoncine-stupide-trallallà” dello Zecchino d’Oro.
Nell’ascolto c’è tutta la potenza dell’azione senza azione, la passività incredibilmente attiva.
Il ritmo. Un altro punto d’attenzione nuovo, ispiratoci dall’intervista, riguarda il RITMO. Penso si cada molto facilmente nell’ errore da pippa mentale metropolitana, quando si cerca di scomporre razionalmente la musica in elementi svincolati dall’insieme, per analizzarli e descriverli singolarmente, come fanno quelle pallosissime recensioni di dischi che non riesco mai a leggere fino in fondo; ma esercitare l’ascolto di una canzone ponendo attenzione ai diversi livelli di comunicazione che la musica ci apre individualmente (pensiero – testo della canzone, emozione – melodia, ecc.), è un’esperienza molto interessante da fare. Riguardo al ritmo, abbiamo sviluppato l’importanza del tema anche durante l’intervista con Gaetano. Il ritmo è una caratteristica presente in tutto (dai battiti del cuore alle frasi in un libro, ai messaggi su Facebook), a cui però ci si fa fatica a porre attenzione, proprio perchè “lavora” a livelli molto diversi da quelli solitamente coscienti. Ma, proprio per questo forse, è importante ogni tanto provare a porre attenzione al tipo di influenza (spesso può essere leggermente ipnotica oppure risvegliante) che il ritmo riesce ad avere sul nostro stato. Forse anche con questo motivo si può spiegare un pò la diffusione di quei motivetti insignificanti che scalano le classifiche di vendita, pur avendo ben poco da comunicare: questione di ipnosi di massa?
Vi proponiamo qui di seguito un breve estratto dall’intervista:
D. (Come si svolge in pratica una lezione di Musicainfasce (c)?)
R.Io canto per i bambini. Canto brevi canti melodici o ritmici, cioè alcuni caratterizzati anche da suoni che hanno un’altezza, una melodia, oppure canti solo ritmici, di durate brevi, che vengono presentati alternati a momenti di silenzio, che sono momenti fortemente significativi a livello di sviluppo dell’Audiation (neologismo coniato da Gordon). In quei momenti cosa accade? I bambini danno delle risposte, che all’inizio quando non parlano ancora sono soprattutto risposte motorie, dopo diventano anche risposte vocali, che io vado a cogliere e quindi gliele imito, gliele ripropongo e poi gliele contestualizzo… In più l’ascolto musicale non viene fatto come si fa successivamente stando fermi, ma è un ascolto che viene fatto attraverso il movimento libero, per cui il bambino è lasciato libero di muoversi e di farsi muovere dalla musica e ci sono attività di movimento più o meno organizzate che vengono messe in atto, proprio per favorire l’esperienza di ascolto della musica del bambino attraverso il movimento, perchè il bambino apprende tantissimo attraverso il movimento. Non pensiamo a coreografie di danza, il movimento non organizzato a livello coreografico che lascia tempo e spazio ad ogni bambino di esplorare secondo quelle che sono le sue possibilità, i suoi tempi, il suo carattere, la sua volontà…
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Per ascoltare l’intera intervista a Gaetano Caggiano dell’associazione AIGAM, sul tema: Musica e Bambini, vai a questo indirizzo:
http://www.spreaker.com/user/radiohirundo/rh_musica_e_bambini_con_g_caggiano
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La scaletta della puntata:
Memole
The Machine – Moons of Neptune
Misirlou Twist – Kronos Quartet With Martyn Jones
L’oracolo di Delphi – giuni russo
Capofortuna – Rino Gaetano
Cronaca Montana – PGR
Soko – Don’t You Touch Me
Una Poltrona, Un Bicchiere Di Cognac, Un Televisore… – Lucio Battisti
Whole Lotta Love – Led Zeppelin
Ignis – Antonio Raspanti
Needles & pins – Ramones
Notte Verde – Laradura
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Altri Racconti e Musica di Origine Protetta nella prossima puntata del Lupo e Contadino,
IN ONDA OGNI MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
Il link per ascoltare tutti i podcast e le dirette del Lupo e Contadino:http://www.spreaker.com/show/il_lupo_e_il_contadino
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