Playlist – Musica per cercatori d’oro No.1
15 Luglio 2013Principi di dieta musicale – I tempi pari e i tempi dispari – Patrizio Fariselli
2 Ottobre 2013Cari e care che siete dall’altra parte dell’etere,
benvenuti o benritrovati. Ecco subito qualche interessante notizia:
Martedi 1° Ottobre alle 21:30, riparte la nuova stagione del Lupo e Contadino, su Radio Hirundo!
LA RADIO
Stiamo intanto lavorando agli ultimi aggiustamenti, prima della ripartenza. L’idea è quella di continuare a percorrere la via maestra della scorsa stagione, facendo attenzione ai nuovi sentieri che sicuramente si apriranno all’orizzonte, quindi: nuove rubriche, nuove interviste, approfondimenti sul mondo dell’arte e della cultura alternativa, favole, racconti, conversazioni e soprattutto la Musica: buone vibrazioni.
IL BLOG
Ma ecco il blog: completamente rinnovato e con un logo nuovo e significativo. Servirà da approfondimento e sedimentatore di temi significativi trattati durante le puntate radiofoniche. In breve, le principali nuove rubriche con aggiornamento settimanale, saranno tre:
Il sottomarino giallo: rubrica curata da Zappatore. Arte, Musica e Presenza. Approfondimenti su questi potenti strumenti evolutivi e di trasformazione dell’individuo. Provando a spostare sempre un po’ più in là, l’orizzonte della percezione.
La cometa: rubrica curata da Toni Mannaro. “Per inseguire una cometa, ecco perché muore un poeta”. Con questa frase si chiude la canzone “Il poeta” che Marina Arcangeli cantò a Sanremo 89. La voce di Marina è quella che accompagna Rino Gaetano nella canzone “Sei Ottavi”; per questo ogni volta che la riascolto, non posso fare a meno di pensare che “Il poeta” sia stata dedicata a Rino.In questa rubrica, a seconda dell’ispirazione, troverete i lavori, di poeti e poetesse, del passato o del presente, più o meno conosciuti, oppure… oppure……oppure pensieri personali, messi per iscritto sotto forma di racconti o concimati da rime. D’altra parte quando passa una cometa, non sai mai se ti passerà vicino, ti prenderà in pieno oppure se alzerai lo sguardo troppo tardi; come quando passa una stella cadente ed i tuoi amici urlano:”OOOh! OOOh! Cazzo! OOOh!” e in quel momento, non solo, sembra vera l’ipotesi che i tuoi amici discendono dalle scimmie, ma anche che tu guardi spesso dalla parte sbagliata.
Salviamo le parole: rubrica curata da Claire Gentile. rubrica curata da Claire Gentile. Dagli studi di Tullio De Mauro sappiamo che coloro che parlano l’italiano come lingua prevalente o esclusiva, usano circa 6.500 parole, termini essenziali all’interazione e soddisfazione delle esigenze comunicative della vita di tutti i giorni. È quello che si chiama vocabolario di base. 47.000, sempre secondo De Mauro, sarebbero invece i vocaboli appartenenti al lessico comune, ossia noti a chi ha una istruzione medio-alta a prescindere dalla specificità della professione o dagli interessi personali. Ma si sa anche che le parole sono molte, ma molte di più. E stiamo parlando della sola lingua italiana! Epperò, ciò che si è andato osservando da diversi anni a questa parte è una vera e propria involuzione del linguaggio. Il lessico si va impoverendo, le parole utilizzate sono sempre meno. La ricchezza lessicale è legata alla capacità definitoria della mente; proprietà di linguaggio significa anche proprietà del concetto contenuto nella parola; perdita delle parole vuol dire perdita della capacità espressiva e, nel contempo, progressiva perdita delle idee e della capacità di metterle in connessione. Un lessico ricco e che si arricchisce accresce il potere della mente di legare tra loro concetti, vale a dire di pensare. Ma a cosa serve saper pensare, oggi, nell’Era della Massificazione, dei consumi, del preconfezionato, del prêt-à-penser? A chi servono soggetti liberi e capaci di formulare concetti nuovi, di concepire riflessioni indipendenti e di non ripetere frasi fatte e formule stereotipe? A pochi, a pochissimi. C’è un nesso tra parole e pensiero? E tra pensiero indipendente e fuga dalla massificazione, dalla perdita della propria individualità e specificità? Si. Salviamo le parole, salviamo le nostre menti. E delle parole impariamo la potenza evocativa, la precisione definitoria chirurgica, l’impatto deflagrante. Con le parole viaggiamo e creiamo mondi interi.
Ecco, questo ci piace fare. E abbiamo deciso di provarci qui.
Per i dettagli sulle altre rubriche e su tutto il progetto, puoi visitare questa pagina del blog: IL PROGETTO
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Antonello “Zappatore” Palladino, Toni “Mannaro” Ragusa, “Claire” Gentile.
IL LUPO E IL CONTADINO – I PUNTATA DELLA NUOVA STAGIONE
MARTEDI 1 OTTOBRE – ALLE ORE 21.30 SU RADIO HIRUNDO
Musica, Arte, Favole, Spirito, Filosofie, Parole e Interviste a personaggi della Cultura Alternativa.
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