Nutrirsi di idee – Intervista a Claudio Nutrito sulla Creatività
13 Marzo 2013Storia di un dialogo a TRE dimensioni
16 Maggio 2013Qualsiasi cosa
in qualsiasi momento
in qualsiasi posto
per
un
motivo
qualsiasi Frank Zappa
Ciao Nauta,
ci sono ottime novità: il podcast con la terza intervista stagionale che abbiamo realizzato con lo scrittore Igor Sibaldi. Gli argomenti della conversazione radiofonica sono stati: la musica, l’arte, le parole e qualche pillola di (fanta)-filologia politica.
Se vuoi ascoltare la puntata integrale con l’INTERVISTA ad IGOR SIBALDI, il link su cui cliccare è questo:
http://www.spreaker.com/user/radiohirundo/lc_intervista_igor_sibaldi_l_arte
(la seconda parte dell’intervista andrà in onda martedi 14 Maggio alle ore 21:3o)
Qui ti proponiamo la trascrizione di una delle risposte più belle ed utili di tutta l’intervista. Si parla delle caratteristiche ipnotiche della scrittura, dell’importanza del ritmo e della funzione della punteggiatura per la musicalità del testo.Ammetto che anche solo trascrivere queste parole è stato divertente. – Scrivere di punteggiature mentre scrivi – infatti è un bel paradosso, anche lessicale, che ti costringe a spostare l’attenzione ad un altro livello, centrato proprio sui segnali della scrittura: la cosinondetta “segnaletica scrittoria”.
E, avendo meno di 40 anni, chissà quali errori…
LC – (Un concetto molto importante per la musica è il ritmo. Tu a volte hai esteso l’importanza del ritmo “ipnotico” anche alle parole anche scritte. Ci puoi spiegare meglio questo concetto?)
IS: Si è perso. In Italia si è perso completamente […] Tutti sanno che nello scritto ci sono oltre alle parole anche dei segnetti: virgole, punti, punti e virgola, i due punti: quelli su cui scherzava Totò facendo la lettera con Peppino. […]
Qualche tempo fa il primo segnale che ho avuto del fatto che in Italia si stesse mettendo un pò male era in una pescheria a Milano, in centro, in cui c’era scritto: – Pesce – poi sotto – “fresco” -. Mettere – Pesce “fresco” – vuol dire che il pesce non è fresco, però quello che ha messo le virgolette intendeva dire un’altra cosa: pensava che le virgolette segnalassero una cosa che le virgolette non dicevano, cioè che fosse un evidenziare il fresco; era come se lui voleva sottolinearlo però non sapeva che c’era la sottolineatura e non sapeva cos’erano le virgolette. Perchè non lo sapeva? Perchè, essendo proprietario del negozio, aveva una certa età, aveva fatto una certa scuola, a scuola nessuna gliel’aveva insegnato; negli stimoli che aveva poi ricevuto dalla realtà circostante non si era mai posto l’esigenza di sapere cosa sono le virgolette. A un certo punto, viste le virgolette, ha pensato: beh quelle lì non sono brutte, le mettiamo intorno alla parola “fresco”. Dopo d’allora – Pesce “fresco” – l’ho visto spesso […]. Se con le virgolette han fatto questa cosa, figurarsi con il punto e virgola (;).
E’difficile trovare adesso un italiano al di sotto dei 40 anni, che sappia che cos’è un punto e virgola, a cosa serve, che differenza c’è tra una virgola e un punto.[…] Tutte queste cose sono segnali, sono un pò come i vigili in una città o come il semaforo o i cartelli. Praticamente: punto (.): semaforo rosso; due punti (:): semaforo giallo, attenzione, passa ma attento e così via. Questi fanno la cadenza del testo.
Il testo è fatto in modo non da contenere informazioni e basta, […] c’è l’aspetto del contenuto interessante e poi tutta la costruzione musicale che il testo propone e che è importantissima perchè senza quella, non si capisce il senso delle informazioni in gran parte. Questa parte si è spenta perchè si è persa la sensibilità a determinate cose. Subito dopo la sensibilità alla punteggiatura, si è persa in Italia tutta una serie di sensibilità al lessico, per cui ci sono parole molte strane che girano attualmente, solamente perchè uno le ha sentite altrove, però non ci si chiede perchè ci sono. Vabbè, è luogo comune dire che quantaltro è brutta, che la usano tutti, però ci sono alcune novità: fate caso alla televisione quando sentite per esempio il verbo regalare. <<Oggi Roma ci ha regalato una bella giornata di sole>>. Perchè regalare? Hai paura di pagarla? E’ quello che ti preoccupa? E a chi la paghi eventualmente? Che altro poteva fare Roma?.. Però uno sente regalare, non sa perchè e lo usa. Un’altra parola è supportare che viene dall’inglese support, che vuol dire: aiutare finanziariamente, mentre supportare viene inteso come sostenere.
La disgregazione del linguaggio è una cosa che c’è attualmente nelle mie due lingue fondamentali che sono: l’italiano e il russo. In Russia si sta disgregando il linguaggio a livello anche più rapido che in Italia. Naturalmente questo fa perdere il senso del ritmo in un discorso, non c’è più ritmo nel discorso. Perchè non si sa più dove scandirlo, per cui il discorso arriva come dei pacchetti di informazioni che tu ricevi. L’effetto qual è? Ti stanchi. Cioè, se tu provi a leggere un esempio classico di discorso non ritmato: un articolo su internet, dopo un pò, o non capisci bene o devi fare una pausa perchè vai in palla, sei intossicato, perchè sono solo parole, ma non c’è suono, non c’è musica, non sono vive. Se uno prova a leggere D’Annunzio, che è un maestro in queste cose, resta di stucco naturalmente, non sa neanche come cominciare a leggerlo. Però, tanto per sentire com’è qualcosa di molto ritmato, senza andare sul difficile, io consiglierei di leggere Gozzano. Gozzano è un bravissimo poeta, bravissimo nel ritmo; è un capolavoro di ritmo, straordinario, che fa versi molto lunghi per cui leggendolo, uno dopo un pò che legge come se fosse prosa italiana, capisce e gli si illumina l’idea che ci possa essere un ritmo. Sente il ritmo e da lì in avanti, tutta una parte del suo cervello che vegetava, comincia a svegliarsi e a vivere ed è una cosa molto bella. Quanto il ritmo sia importante, naturalmente, si vede da come comunicano gli animali, che comunicano alcune cose solo con il ritmo, oltre che con l’intensità. Una volta ero ospite di alcuni amici e mi hanno fatto dormire in una mansarda. Era caldo e c’era la finestrella della mansarda aperta e al mattino presto c’erano dei passeri che cantavano; era interessantissima la conversazione perchè erano indisturbati sul tetto. Erano degli equilibri di ritmo le varie voci: meravigliose. Potrebbe essere così anche la lingua, era così, ma adesso non lo è più[…];:. (<<facciamo vedere che abbondiamo!>>)
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Abbiamo aggiunto nella sezione Video del Blog, lo spettacolo integrale di Natalino Balasso – Ercole in Polesine: mitologia e risate grazie a un comico di grandissima intelligenza.
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Altre Novità e Racconti e Musica di Origine Protetta al Lupo e Contadino,
IN ONDA ogni MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
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4 Comments
Continuate così, bravi!
Articolo molto interessante… di sicuro non sempre i soliti consigli triti e ritriti… grazie per lo spunto.
Avete un gran bel blog qui! Sareste disponibili per uno scambio di post? parlo di guest blogging… ho un blog che tratta di argomenti simili, vi ho inviato una mail per scambiarci i dati. Grazie ancora!
Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicuro’ diverro’ un vostro fa accanito!