Quanno fa notte a la muntagna
tremma ‘e paura la pecurella,
si ‘a vede ‘o lupo se la magna.

Pure p’o lupo ‘a vita è dura
quanno ‘o pastore le dà la caccia
e ‘a pecurella dorme sicura.

A la Muntagna – Musicanova (Carlo D’Angiò, Eugenio Bennato, Teresa De Sio)

[…] – La fai troppo facile tu, con le tue filosofie del cazzo! Provare, rischiare, buttarsi, seguire la propria strada: sei bravo a parlare – bla,bla,bla – ma tu non consideri che su uno che ce la fa, di cui parlano i tuoi libri, ce ne sono centinaia anonimi che fanno una brutta fine. Perché di questo non ne parli mai?
– Caro Zap, tu sei fuori strada, e mi dispiace. Io ti ho parlato di rischio, ma non ti ho mai parlato di riuscita. La riuscita è un contorno, adesso non ti interessa per niente la riuscita; quella fa parte di un’altra musica, di un’altra strategia, di un altro limite.
L’essere umano predilige scegliere ciò che gli è più comodo a ciò che è migliore. Ciò significa che quando deve fare una scelta tende naturalmente a evitare quelle scomode, dolorose, minacciose e faticose.  Anche questa è filosofia di vita, inconsapevole, ma pur sempre filosofia. È una filosofia che però fa rinsecchire l’anima: si tratta di scegliere di essere vivi. Di essere uomini e donne.
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– Ma che c’entra questo con la musica?
– Tutto c’entra con la musica qui, tutto. Questo dialogo è pieno di parole rosse, per esempio, ma rimane in un certo senso tranquillizzante. È come questo pop tradizionale. Per questo momento, va bene così.
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