Preghiera di Noè
26 Agosto 2014Disco Racconto: Space is only noise – Nicolas Jaar
2 Ottobre 2014Ciò che l’informazione consuma è abbastanza ovvio:
consuma l’attenzione dei suoi destinatari. Quindi
una ricchezza di informazioni crea una povertà di
attenzione e un bisogno di distribuire quell’attenzione
in modo efficiente tra la sovrabbondanza di
fonti di informazioni che potrebbero consumarla.
Herbert SimonCi sono molte cose delle quali un uomo saggio potrebbe
desiderare di rimanere all’oscuro.
Ralph Waldo Emerson
.
.
Ecco a te un estratto molto interessante da un bel libro di Marshall McLuhan, filosofo della comunicazione, riguardo al tema dell'”ignoranza” selettiva e della saturazione dell’attenzione, che è uno degli aspetti più delicati nell’accelerazione temporale della nostra epoca e nell’utilizzo frequente di social, libri di self-help di bassa qualità e di psicologia da “quattro soldi”.
<<…Oltre a un certo standard di vita, si deve affrontare un’altra condizione: se un uomo deve essere pubblicizzato con successo, ha bisogno di almeno un minimo di cultura. La propaganda non può avere successo laddove non esiste traccia della cultura occidentale. Non si tratta qui di intelligenza; qualche tribù primitiva è sicuramente intelligente ma ha un’intelligenza estranea ai nostri concetti e ai nostri costumi. E’ necessaria una base, ad esempio l’istruzione; l’uomo che non sa leggere sfuggirà alla propaganda, come farà un uomo che non è interessato alla lettura. L’opinione comune affermava che per imparare a leggere era una prova del progresso dell’uomo; si celebra ancora il declino dell’analfabetismo come una grande vittoria: si condannano paesi con un’alta percentuale di analfabeti: si pensa che la lettura sia la sola strada verso la libertà. Tutto ciò è discutibile poichè la cosa importante non è saper leggere, ma capire ciò che si legge, riflettervi sopra e valutare ciò che si è letto. Al di fuori di questo, la lettura non ha alcun significato (e anzi distrugge certe qualità automatiche della memoria e dello spirito d’osservazione). Ma parlare di facoltà critiche e di discernimento vuol dire parlare di qualcosa molto al di sopra dell’educazione elementare e considerare una minoranza molto ridotta. La maggioranza, forse il 90%, sa leggere, ma non esercita la sua intelligenza al di là di questo. Attribuisce autorità e valore primario alla parola stampata o, viceversa, la respinge completamente. Poichè queste persone non possiedono abbastanza conoscenza da riflettere e discernere credono – o no – in toto a ciò che leggono. E poichè tali persone selezioneranno il materiale più facile, non certamente quello più difficile, si trovano esattamente al livello a cui la parola stampata può prenderli e convincerli senza che oppongano alcuna resistenza. Sono totalmente esposti alla propaganda>>.
Jacques Ellul – Propagande: The Formation of Men’s Attitudes, tratto da: La cultura come business – Marshall Mc Luhan
.
Per acquistare l’interessantissimo libro di McLuhan: La Cultura come Business, qui trovi il link:
Sul tema ti consiglio anche l’efficacissimo libro di Tim Ferris: 4 Ore alla Settimana, che dedica un capitolo pratico molto utile, all’argomento dell’ignoranza selettiva, qui:
E infine, a questo link trovi l’intervista di Lorenzo Olivieri a Zappatore con tema: “come trasformare una passione in un’attività creativa”, in cui parliamo fra le altre cose, anche di burocrazia e di ignoranza selettiva.
Prova ad ascoltare i primi 3 minuti:
http://lorenzolivieri.it/antonellozappatorepalladino/
.
IL LUPO E IL CONTADINO RITORNA ON AIR,
MARTEDI 30 SETTEMBRE – ORE 21.30
A presto!
Se vuoi seguire tutti gli aggiornamenti, sapere i personaggi che intervisteremo e avere anche qualche numero da giocare al Lotto, puoi cliccare “mi piace”, qui:
http://www.facebook.com/illupoeilcontadino
1 Comment
Grazie bravi!