Il medium è il messaggio | Come orientarsi nel labirinto dei media con McLuhan
14 Luglio 2021A che gioco giochiamo? Eric Berne e le favole che agiscono sulla nostra vita
1 Settembre 2021«Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è invasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro.»
Pier Paolo Pasolini
di Antonello “Zap” Palladino
Di epica, simboli e scaramanzie.
Il calcio è una cosa sacra.
Lasciamo stare per un attimo tutti i tristi corollari intorno al calcio per club – che quando giocano le nazionali per fortuna passano molto in secondo piano.
Il calcio è una metafora potentissima. E una grande possibilità in senso mitico.
Lasciamo stare per un attimo tutti i tristi corollari intorno al calcio per club – che quando giocano le nazionali per fortuna passano molto in secondo piano.
Il calcio è una metafora potentissima. E una grande possibilità in senso mitico.
Uno sport in cui devi utilizzare gli arti meno sviluppati, meno precisi, più “animali” del tuo corpo – i piedi e le gambe – e con questi cercare per paradosso la massima precisione, la geometria, le tattiche perfette per battere l’avversario.
La razionalità delle traiettorie e degli schemi tesi verso l’arcaico profondo; la ricerca dell’equilibrio fra cervello destro e cervello sinistro.
L’individualismo più eccentrico che deve trovare un’armonia con il pensiero di gruppo.
È una metafora alchemica: l’unico modo per giocare con la Meccanica delle Sfere, per far sì che l’imprevedibile possa accadere a rompere l’immutabilità altezzosa delle geometrie del cosmo, è attraverso queste tensioni, queste armonie degli opposti, questa intelligenza istintiva, questa estetica della fantasia. Forse per ciò è nato il calcio: per rappresentare il tentativo di trovare attraverso questa lotta simbolica il proprio posto in un mondo in cui la meccanica dei numeri, delle albe e dei tramonti sempre perfettamente prevedibili e sincronizzati, sembra spietatamente ignorare e disinteressarsi alle passioni umane.
La componente magica – e mitica – è molto evidente. Basti sentire le interviste ai giocatori, ai tifosi; la ricerca delle sensazioni “sottili” prima della partita. I riti. Le tante scaramanzie.
Nessun altro sport contiene così chiara una metafora così potente e completa. E così irrazionale.
E poi c’è il racconto di tutto questo – che come per tutti i miti ha un’importanza decisiva:
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