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Nella puntata BOOM di oggi parliamo a salti di un libro appena uscito in Italia (maggio 2021, Keller Editore) a cui siamo approdati sulle vie tortuose dell’amplificazione di un sogno. Parliamo di “Il fungo alla fine del mondo, la possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo“, di Anna Lowenhaupt Tsing, antropologa dell’Università della California.
Che bel libro! Bello sapere della possibilità di una ricerca seria e così stratificata. Sì, perché la Tsing, partendo dalle caratteristiche biologiche di questo piccolo e strano fungo – il matsutake – originario del Giappone che pare spunti fuori a un certo punto nella fascia settentrionale della Terra solo in situazioni incontrollabili dall’uomo, impossibili da replicare (sia in coltivazione che in laboratorio) perché coinvolti e mescolati troppi fattori imponderabili, ne fa esca simbolica per studiare a fondo gli aspetti sociali, economici, anche politici che si intrecciano nella ricerca di questo fungo e che agiscono ai margini dei tipici meccanismi del capitalismo.
Il matsutake è un bene di lusso in Giappone, però la sua ricerca e commercializzazione avviene ai confini sociali, economici della società americana. I cercatori in Oregon sono spesso infatti letteralmente degli emarginati (reduci della guerra del Vietnam, immigrati,…). E tutto questo avviene in nome di un interessante concetto di libertà (“di cercar fortuna, di proporre i propri funghi a qualsiasi compratore, di estromettere gli altri dall’attività, di non lavorare”) difeso strenuamente da cercatori, compratori e agenti.
Biologia delle relazioni dove la storia degli incontri – fra il fungo e le specie con cui vive in simbiosi; fra i cercatori e i funghi; fra tutte le persone coinvolte nella rete della ricerca e della vendita -, dell’imponderabile, appunto, è più importante di qualsiasi modello lineare (e razionale) di vita.
Dicevamo, ne parliamo a salti, qui:
__________
Ah,
nella mappa usata per pensare attorno al libro ci sono alcuni punti che abbiamo saltato perché l’imponderabile ci ha portato da un’altra parte.
Mettiamo qui un gancio a corollario per chi fosse interessato. A un certo punto nel libro si accenna anche a John Cage. Forse non tutti sanno che Cage, prima di diventare famoso come musicista, fu soprattutto un grande esperto di funghi (a cui dedicò anche diverse composizioni).
Nel 1959 partecipò anche ad una puntata di Lascia o Raddoppia con Mike Bongiorno, proprio come micologo, vincendo.
Qui puoi esplorare le tracce di quella leggendaria partecipazione.
1 Comment
Siete una fonte di conforto e in più appagante per il mondo dei sentimenti e per l’ intelletto. Siete i sempre giovani saggi che offrono stimoli, originalità sensazioni di amichevole accoglienza nella semplicità di una Vita genuina. Grazie per tutto questo. Felice di avervi scoperti lupo e contadino. Maria Grazia