Le tre domande – Lev Tolstoj | RadioRacconto
1 Maggio 2020Giocare a cambiare il passato, la poesia della deriva | Sogno Lucido e Deriva Transumana / 4
5 Maggio 2020Puntata a cura di Antonello “Zap” Palladino,
con i contributi di Damiano “agricoltore celeste” Ferraretti, Claire Gentile;
disegni in diretta di Toni “Mannaro” Ragusa
Quando si pensa alla leggerezza, spesso lo si fa pensando ad una fuga. Dalla realtà, dai doveri, dalle famose cose quotidiane.
“Hai sempre la testa fra le nuvole!” – ti ripetono da bambino.
Leggera è la traiettoria di una piuma che si posa a terra, i disegni del fumo, certi movimenti che fai con la mano quando sei felice, un modo preciso di posare lo sguardo sulle cose del mattino. È una luce che entra sul tavolo della cucina, una brezza d’estate sul viso. Sono fughe queste, o attimi di verità?
C’è un’idea strana, che le cose profonde debbano essere anche pesanti. Non so da dove viene fuori. I fantasmi, se mai ne hai visto uno, quelli non sono per niente leggeri.
E poi la leggerezza non c’entra con i sogni, neanche con alcune fantasie. Quando sogni forte, il mattino non è mai leggero.
La leggerezza è un modo di pensare di lato, veloce, un modo di sentire le cose vicine da lontano.
Essere leggeri è un fatto di cieli.
Il favore di venti interiori.
Esercizio contrario.
Riesci a ricordare quando è stata l’ultima volta che ti sei sentita leggera? Che ti sei sentito leggero?
La puntata radio:
Toni Mannaro e la sua interpretazione pittorica (in diretta) della leggerezza:
Ecco il risultato:
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“si raccontano favole ai bambini per farli addormentare,
agli adulti per farli svegliare”