Silvano Agosti, l’utopia di essere bambini
11 Aprile 2020Il sogno di un uomo ridicolo – Fedor Dostoevskij | RadioRacconto
14 Aprile 2020A cura di Antonello “Zappatore” Palladino, Toni “Mannaro” Ragusa
Il DiscoRacconto | Cos’è?
è un modo “strano” per esplorare e raccontare dischi che meritano di essere ascoltati. Forse anche un po’ antico:
Zap e Toni scelgono insieme un album, spesso sconosciuto, e fanno qualcosa che oggi sembrerebbe quasi assurdo quanto banale: lo ascoltano, dall’inizio alla fine, senza interruzioni. Dedicano alla musica tutta l’attenzione.
Zap ne descrive prima alcune sfumature musicali o aneddoti del disco poi, guidato leggero dalle note che aprono spazi di immaginazione, aggiunge frammenti di storie, pensieri, immagini che emergono dal disco e ne raccontano in questo modo l’atmosfera.
Toni fa lo stesso disegnando, facendosi condurre dalle melodie e dagli spazi fra le note.
Ballads for two – Chet Baker, Wolfgang Lackerschmit | 1979
Questo disco è un’amalgama strana. Una specie di meditazione fra zone temporali lontanissime.
Le percussioni colorate – il martelletto ipnotico sullo xilofono di Wolfgang – sembrano aprire fessure antiche, vecchi ricordi, una tapparella sull’infanzia, dove entra la luce e l’aria matura della tromba di Chet.
È un esperimento bellissimo ed impossibile:
come mescolare idee ed impressioni di un bambino di quattro anni, con quelle di uomo maturo mentre beve il whisky, di notte.
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Com’era la domenica mattina tardi negli anni ’50?
C’è una luce che ricordo delle mie domeniche d’infanzia, in cucina, mentre mia madre e la mia bisnonna Angelina battevano la carne; quella luce, quelle luci, quando riesco a ricordare, sono momenti di immenso conforto.
C’è una scala. È un angolo silenzioso di una città, o forse un piccolo paese. Una donna è ferma sulla porta; ha un vestito a fiori. Guarda giù, in attesa dell’uomo con il cappotto.
Un bambino è come un uomo fermo a pensare davanti alle montagne. Cosa pensa?
Una passeggiata di vento,
la ragazza che balla sola in casa; la notte;
l’odore della pelle della signora Filomena.
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Ehi,
se anche tu vuoi cimentarti con questa bella pratica creativa di attenzione, amplificare l’arte con l’arte, disegna, scrivi e manda una mail a: lupoecontadino@gmail.com.
2 Comments
Fine luglio. Il profumo del gelsomino invade la sera. C’è uno scacciapensieri che tintinna in distanza. Una nuvola di fumo, poi odore di sigaretta. Quello sguardo nascosto in veranda, la notte, lo carezza di blu.
Grazie Mariachiara!