Il trauma storico-politico dell’Italia e la terapia cinematografica. Estratto da un’intervista ad Igor Sibaldi
14 Febbraio 2013Igor Sibaldi – Di Musica, Arte e punti e virgola – Intervista con l’autore_Tre
10 Maggio 2013Buongiorno MARINAI!
nell’ultima puntata del Lupo e Contadino, abbiamo trasmesso, miscelandola con la nostra rigorosa selezione musicale, un’intervista a Claudio Nutrito, autore di diversi interessnti testi pratici sul mondo della creatività applicata al quotidiano, degli aforismi e dei paradossi. Di seguito abbiamo trascritto un estratto dall’intervista e una riflessione.
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Cliccando sui link in basso, potete ascoltare l’intervista integrale, divisa in due parti a Claudio Nutrito sulle tenciche della creatività:
PODCAST I PARTE – INTERVISTA CLAUDIO NUTRITO
PODCAST II PARTE – INTERVISTA CLAUDIO NUTRITO
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(Ci può illustrare quali sono e come devono essere strutturate le diverse fasi del processo creativo?)
Il momento creativo è un momento in cui il pensiero di una persona o più persone è rivolto ESCLUSIVAMENTE alla ricerca di nuove idee su una determinata cosa […]. In questo momento io mi preoccupo solo di generare delle idee, non di discuterle, non di valutarle […] spesso c’è l’equivoco che il momento della creatività è il momento del confronto, tutte storie […] si parla di sospensione del giudizio, poi alla fine nasce e prevale quella che io chiamo l’ossessione dell’opinione, cioè che qualunque cosa ci troviamo di fronte dobbiamo subito esprimere un’opinione, anzichè esaminare delle ipotesi. E’chiaro che le idee prima o poi dovranno essere valutate, ma questo non riguarda il momento della creatività, riguarda semmai il momento dell’opinione in cui avendo tutta una serie di idee io comincio a ragionare se sono valide o non sono valide. Ma poi c’è un altro momento che è interessante che è quello delle informazioni. Lo chiamo l’informatore, perchè naturalmente in quello che è il processo creativo-decisionale entrano in ballo anche le informazioni. A un certo punto io cosa faccio: cerco di raccogliere le informazioni che ho, e queste informazioni mi potranno aiutare a formare un’opinione sulle idee che sono imerse, ma naturalmente anche se vogliamo fare un lavoro abbastanza razionale, anche il momento dell’opinione e dell’informazione dovrebbero essere distinti. Nel momento in cui io cerco le informazioni, io devo cercare le informazioni che mi sono utili, non quelle che vanno a supporto di una tesi che voglio sostenere.
Questo è il principio di tenere separati questi tre ruoli: in uno cerco di essere creativo, in un altro cerco di valutare e in un altro raccolgo le informazioni.
“Non gettate le vostre perle davanti ai porci”
Questa risposta ha aperto una bella riflessione in radio sul tema della DIFFUSIONE DELLE IDEE CREATIVE E DEL CONSENSO. Nel periodo pseudo-social che stiamo vivendo la parola “condivisione” è altamente sputtanata. Tutto sembra cambiare grazie a questa magica parola. Certo è vero, è un bel concetto: è bello avere uno strumento di comunicazione collettiva anche per autopromuoversi fuori dai circuiti convenzionali, ma come tutti i bei concetti bisogna imparare anche a conoscerlo più a fondo.
E allora voglio provare qui molto in breve ad esplorare con la mente quando la condivisione in rete può diventare rischiosa per le idee nuove.
1. I social network sono certo una gran bella cosa, ma creano un meccanismo di consenso abbastanza strano. Su facebook esiste misteriosamente solo la possibilità di cliccare il tasto “mi piace”. E’ tramite questo rapido clicchettino che spesso, in maniera non sempre così consapevole che si valuta la QUALITA’ di una condivisione. Beh, non c’è bisogno di un’indagine sociologica per capire che questo sistema può essere devastante per le nuove idee, ancora fragili. Quindi sicuramente: utilità e consenso non sempre camminano insieme.
2. La velocità e le quantità con cui vengono condivise OPINIONI sui social network, può non lasciare il tempo ad un’idea fragile di maturare da sola e rafforzarsi in una direzione sana, soprattutto se rivoluzionaria rispetto a qualcosa di pre-esistente.
3. I social network sono degli ottimi strumenti della mente collettiva e che viaggiano quindi alla velocità della mente collettiva. Se non si usano, si esplorano e si conoscono accuratamente anche altri strumenti della comunicazione, come per esempio la forza e il ritmo comunicativo (che non si apprendono con delle tecniche, secondo me, ma con un lavoro evolutivo su se stessi), il rischio è quello di buttare un sassolino in un mare increspato (a proposito di onde) e di sentirsi poi proprio come quello stronzo in mezzo alla Torre di Babele.
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Abbiamo aggiunto questa settimana nella sezione Videografia del Blog, un videodocumentario molto bello sulla carriera artistica e umana di Demetrio Stratos – La Voce
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Altri Racconti e Musica di Origine Protetta nella prossima puntata del Lupo e Contadino,
IN ONDA OGNI MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
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