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5 Luglio 2016[Disco racconto] – Ako – Blick Bassy
28 Luglio 2016Breve storia della nascita della parola “nonno”
La parola nonno nacque un bel giorno di primavera, come tutte le parole importanti. Bisognava trovare un nome per quel signore lì; quello lì che non era nè pa-pà lo scoppiettante, nè ma-mma così piena di dubbi e premure. Lui era un signore grasso e grosso che mi faceva fare quasi tutto. Seguendo la logica di questo mondo, visto che mi faceva fare quasi tutto, avrei voluto chiamarlo si-ssi, ma mamma mi disse che così si chiamava già una principessa famosa e bella, e quel signore grosso non somigliava proprio per niente a una principessa famosa e bella. Allora, visto che non potei segliere il nome per il “tutto” quello che mi faceva fare, lo scelsi per il “quasi” che non mi faceva fare, e lo chiamai no-nno.
Da quel momento, però, tutto il mio vocabolario, e pure la mia vita divennero un gran casino.
Fine
Antonello “Zappatore” Palladino
La nonna di Frederick lo portava al mare – Quintorigo (Grigio)
[…]
solo una scia, un grido lontano
Frederick
Frederick
La nonna di Frederick lo portava ancora al mare
e sulla sabbia impronte
quelle ormai di un uomo
[…]
My Grandfather’s clock – Johnny Cash
Grandfather’s Clock è una canzone scritta nel 1876 da Henry Clay Work. È diventato uno standard per le bande musicali ed è stato riproposto da tantissimi artisti. Interessante la storia dell’origine di questa canzone:
Nasceva in una locanda di Piercebridge, al confine tra lo Yorkshire e la Contea di Durham, chiamata George Hotel. L’albergo era posseduto e gestito da due fratelli di nome Jenkins, e nella lobby si trovava un orologio a pendolo. L’orologio segnò il tempo perfettamente finché uno dei due fratelli morì, dopodiché cominciò a restare indietro sempre di più, nonostante tutti i tentativi di ripararlo da parte del personale dell’albergo e di orologiai. Quando morì l’altro fratello, l’orologio si fermò, e non si rimise mai più in moto. Si dice che nel 1875 Henry Clay Work visitasse l’albergo e scrisse Grandfather’s Clock in base ai fatti che gli vennero raccontati. Si dice anche che è a causa di questa canzone che in inglese si usa chiamare “grandfather clock” l’orologio a pendolo, che normalmente andrebbe chiamato “longcase clock”. [fonte wikipedia]
Il nonno, il bisnonno – Uoki Toki (Libro Audio)
Il mio bisnonno Cesare, maceratese trasferitosi a Milano, faceva il calzolaio. Abitava con Gemma, un’infermiera che aveva finito il ginnasio. Avevano quattro figli, nessuno di loro battezzato. Nel tempo libero Cesare era impegnato a lasciare volantini di stampo anarchico lungo i percorsi dove gruppi di persone passeggiavano: nella fattispecie, le camminate del dopolavoro fascista. […]
Mia nonna ha una gamba di legno – Andrea De Luca (Via Direttissima 2 e 1/3)
[…]
La gamba gliel’ha presa la guerra/ tu non sai com’era bella
la sfilava per ora di pranzo/ io ci giocavo a baseball
e la palla arriva, la palla va/ su un aquilone monocolore
io sono disteso e guardo su/ sono puntini siamo bambini
io sono contento se non finisce più
lei ama tutti uguali gatti e cani
ma odia gli americani
[…]
The great grandfather – Bo Diddley (Jukebox Hero)
[…]
Doubt his story if you can
The great grand-pappy was a busy man
Ooh-ooh-ooh-ooh
[…]
Nonna – Charles Pasi (Sometimes awake)
Per descrivere un pomeriggio d’estate, con la nonna, ci vuole per forza un’armonica.
‘O Nonno mio – Napoli Centrale (Mattanza)
La commovente dedica del grande James Senese a suo nonno, che gli fece anche da padre.
Il suo padre naturale era un “buffalo soldier” americano, arrivato in Italia per la seconda guerra mondiale
Grazie Nonno – Andrea De Luca (Via Direttissima 2 e 1/3)
Un’altra commovente storia di guerra e umanità.
[…]
forse nessuno sa che ho imparato il coraggio da un vigliacco
ho imparato a nuotare da un uomo senza un braccio
perché la vita è incredibile/ me l’ha insegnato la sua faccia
che il grano cresce abbraccio dell’erbaccia
[…]
Grandma’s Hands – Bill Withers (Just As I am)
Le mani dei nonni.
E la poesia.
[…]
“Le mani della nonna che mi davano le caramelle.
mani della nonna che mi hanno preso ogni volta che sono caduto.”
[…]
I miei nonni – PGR (ConFusione)
Per chiudere con questa raccolta di 10 pezzi, il più intenso, forse anche il più commovente, dalla voce di Giovanni Lindo Ferretti che racchiude in un verso tutto il senso di questo articolo.
[…]
Rendo onore a chi mi ha preceduto,
tra mille errori e abominevoli credenze.
Mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere.
Il mondo è complesso, incantevole, difficile.
Rendo onore a chi mi ha voluto.
Mille e mille errori, abominevoli presenze.
Io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto.
E il mondo è difficile
[…]