Strumenti per l’esploratore del Cosmo Interiore 2 – Il suono dell’Alchimista
5 Luglio 2012L’influenza della musica sugli esseri viventi – Intervista a Joel Sternheimer
23 Luglio 2012“L’alchimia non va considerata una chimica grossolana del passato, ma una teoria e una pratica millenaria tendente alla trasformazione dell’uomo con metodi che rispettano le leggi di natura, con pratiche analoghe a quelle utilizzate per la lavorazione dei campi o dei metalli. L’alchimia è un’arte e una scienza per l’espansione della mente, vista come l’insieme di tre centri sottili: quello energetico del corpo; quello emozionale; quello psichico.” G.Sangiorgio
Salve a tutti, Uomini dalle orecchie pensanti.
Nell’ultima puntata andata in onda martedi scorso (la penultima stagionale, prima della pausa estiva), abbiamo trasmesso un’intervista al Dr.Giorgio Sangiorgio, praticante e autore di diversi testi ricchi sull’Alchimia; intervista che vi riproniamo qui in podcast (è possibile ascoltarla cliccando sul link e premendo “play”, oppure scaricarla premendo “scarica” per ascoltarla comodamente anche nel proprio lettore mp3). Invece per approfondire l’opera di divulgazione di Sangiorgio, e poter acquistare i suoi libri, questo è il link al sito dell’associazione da lui gestita: Il Convivio – http://www.il-convivio.it/.
L’esperienza dell’intervista è stata per noi un’occasione molto preziosa: abbiamo cercato di chiarire con l’autore alcuni dubbi riguardanti in particolare la ricerca Alchemica e i primi approcci con lo studio di quest’arte, miscelando con cura le parole di Sangiorgio, con alcuni brani musicali contemporanei per noi significativi (dai Traffic a Rino Gaetano) e dal carattere fortemente simbolico ed ermetico.
Per ascoltare la puntata con l’intervista integrale questo è il link:
http://www.spreaker.com/user/radiohirundo/rh_vol_24_intervista_giorgio_sangiorgio
Proponiamo in questo post la trascrizione di un estratto della puntata di alcune domande e risposte, incentrate proprio sul lavoro pratico dell’Alchimista:
D. L’Alchimia è un lavoro di intuizione o un lavoro di ragione ovvero per accedere ai significati e al simbolismo alchemico bisogna farsi guidare dall’intuizione o ci si può arrivare anche con la logica e la ragione?R. […]Innanzitutto gli alchimisti del passato dicevano chiaramente che occorre congiungere Sole e Luna, cioè occorre equilibrare l’aspetto psicologico ed energetico maschile con quello femminile, quindi la razionalità con l’immaginazione, la volontà con il sentimento, la deduzione con l’intuizione, quindi quando si parla di pratica alchemica non si può rimanere nel vago e misterioso, ma occorre precisare che un conto è divulgare correttamente il pensiero ermetico alchemico e un conto è poi trasmettere effettivamente le sue potenzialità intrinseche, infinite. Per il primo compito è sufficiente utilizzare un linguaggio chiaro e discorsivo prodotto dall’emisfero sinistro del cervello e diretto sempre a quello sinistro: razionale ed analitico; per il secondo compito è indispensabile utilizzare un linguaggio persuasivo e suggestivo, prodotto dall’emisfero destro del cervello e diretto sempre all’emisfero destro sede dell’intuizione e dell’immagine attiva. Chi trasmette la pratica deve padroneggiare questo linguaggio fatto di immagini, di simboli e metafore, di velati suggerimenti, il tutto supportato da un comportamento coerente che sia testimonianza di quanto si va affermando.[…]
D.Può esistere un processo Alchemico involontario, cioè una trasformazione alchemica dell’individuo al di fuori del controllo della Volontà? Oppure la Volontà e la Consapevolezza nel lavoro svolto, sono presupposti necessari?R. […] L’alchimia non può essere praticata senza esercitare una vera Presenza di se’, una crescente presa di coscienza di quei nuovi valori e significati che provengono dall’inconscio, cioè dove si cela il piano metafisico. Anche le operazioni iniziali o preparatorie che hanno la caratteristica di essere abbastanza semplici e di dare presto alcuni risultati, percettibili anche con i sensi comuni, richiedono sempre un certo sforzo, che in genere è sempre lo stesso: andare oltre i propri limiti apparenti, le abitudini e i pregiudizi. […] Vi è da dire che approntata con un certo successo la prima parte del percorso alchemico, la cosiddetta Opera al Nero, l’opera successiva al bianco è meno faticosa, perché si è guidati quasi per mano da ciò che gli alchimisti chiamano il Nume o il Genio, che sarebbe l’unica forma comunicativa dell’Assoluto all’interno dell’uomo. Dopo il lavoro preparatorio, che è fatto per interrompere il dialogo interiore della propria mente, questo continuo ripetersi di pensieri spesso assurdi, ricorrenti ecc., la voce del Nume, dello Spirito diviene sempre più autorevole e in pratica finisce per prevaricare la volontà della personalità ordinaria, identificata al proprio ruolo biografico […]
D. Può l’arte, nelle sue forme (poesia, pittura e musica) essere usata come un processo alchemico? E quindi l’artista si può definire un pò come un alchimista?R. Come diceva Jung, l’Alchimia è un processo di individuazione che porta a identificare l’Io con la causa prima, con l’assoluto, cioè con lo stato virtuale dell’esistenza reale, che poi è un campo di creatività indeterminato e indefinito dato che tale creatività è eterna e infinita. […] . La vita dell’alchimista è costellata da barlumi di questa eternità di questo infinito, sempre più frequenti, che lo appagano completamente e lo spingono a sentirsi ispirato, cioè permeato in ogni sua fibra dallo spirito. Ma per esprimere qualcosa che è infinito indefinito, eterno indeterminato, il linguaggio dell’alchimia non può che essere poetico, artistico. […]. Però occorre chiarire che l’attività artistica è utilizzata negli alchimisti a fini sperimentali, cioè per andare oltre le abitudini, per rompere degli schemi. È come spesso hanno detto un potente solvente del componente fisso sclerotizzato, del composto umano, e nel contempo, come un potente fissante del componente mutevole, evanescente. Tutte le forme di arte tendono a dilatare sia pure in misura diversa le coordinate dello spazio e del tempo che limitano la percezione dell’uomo alla realtà superficiale. Esse in un certo senso servono ad affinare i 5 sensi che altrimenti sono come degli otturatori… […].
D. I passaggi fra le varie fasi Alchemiche, avvengono sempre in maniera graduale, oppure in maniera brusca, da un momento all’altro?R. […] per quanto riguarda l’Alchimia Interiore o Mentale, le trasformazioni avvengono in maniera graduale, ma l’operatore se ne accorge all’improvviso. In genere consiste in manifestazioni non oridinarie derivanti dalla capacità di separare e finalizzare, nell’insieme confuso e grossolano di pulsioni e sensazioni psicofisiche che spesso si vive, gli stati d’Essere più elevati, prodotti da una raffinazione dell’Anima e da una contemporanea purificazione del corpo, con il risveglio della memoria più Antica dell’Uomo. A ciò contribuiscono poi anche una minore dissipazione di energia vitale derivante dall’eliminazione della personalità contraddittoria e dispersiva di tutti quei comportamenti che alimentano e soddisfano l’importanza personale che ci portano via un sacco di energia, anche se non ce ne rendiamo conto e anche utilizzando un’alimentazione più equilibrata che incorpora meglio le energie vitali della natura. Quindi, il salto di livello si avverte nel nostro stato d’Essere, per il fatto che in questi momenti non esercitano più il loro predominio i difetti e le limitazioni del nostro carattere, del nostro temperamento, che sembrano come sospesi, disattivati, come quando si esce dal campo gravitazionale della Terra e il corpo non si posa più per terra ma volteggia nell’aria. Ma sono sempre fenomeni temporanei perché dopo riprende il controllo lo stato ordinario, però queste esperienze fuori dall’ordinario, aprono come una breccia nella propria struttura psicofisica e possono diventare poi più frequenti. Questa possibile evoluzione fa acquisire prima o poi una o più capacità extrasensoriali, cioè dovute ad una maggiore concentrazione delle onde cerebrali, quindi ad una estensione della mente oltre i confini organici del cervello. […] Possono verificarsi intuizioni, premonizioni, sogni lucidi, fenomeni di chiaroveggenza e divinazione, capacità artistiche e letterarie accentuate, fino ad arrivare a un pensiero e una immaginazione creativi, che possono trasformare la realtà che poi è lo scopo principale dell’Alchimia.
Abbiamo aggiunto nella sezione Video, una rara e interessante intervista radiofonica di Enzo Siciliano al cantautore Rino Gaetano, autore di brani molto significativi dal punto di vista simbolico (come ad esempio “e la vecchia salta con l’asta” ), in cui Rino parla anche del modo in cui nascevano le sue canzoni durante i viaggi in macchina. Una curiosità: gli Afterhours nella composizione di una famosa cover di Mio fratello è figlio unico, hanno utilizzato una tecnica simile a quella di cui parla Rino nell’intervista utilizzata per scrivere il suo brano Nun te reaggae più. Rino aveva preso diversi ritagli di giornale e di riviste mescolandoli e poi pescandoli a caso, per scrivere il testo della canzone, gli Afterhours fanno lo stesso prendendo i vari pezzi della canzone orginale: Mio Fratello è figlio unico, mescolandoli e pescandoli poi a caso per comporre il brano che verrà inciso così: Mio fratello è figlio unico.Altri Racconti e Musica di Origine Protetta nella prossima puntata del Lupo e Contadino,
IN ONDA OGNI MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
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