Sound and Vision – Gli Angeli e una Tecnica semplice per capire l’Arte
18 Febbraio 2014Una bellezza inusuale
23 Febbraio 2014
Volevamo cambiare il mondo,
ma il mondo invece ha cambiato noi.
C’eravamo tanto amati
’70 – Voi non avete più ideali, avete dimenticato cosa vuol dire lottare, cosa vuol dire la parola “Rivoluzione”! Voi ragazzi degli anni ’00 siete dei falliti. D’altra parte gli anni 0: Zero come la forza delle vostre idee….
.
’00 – Beh in fondo per voi è molto facile giudicare. Vivete ormai di passato e di miti: spesso parlano loro, quando parlate voi. Ma siete così convinti di prendervi tutto il merito per la spinta di quegli anni e scaricare invece completamente la vostra responsabilità per questi anni bui?
Hai visto che fine hanno fatto molti dei vostri leader politici? Tutto quello che sembrano voler cambiare oggi, sono solo gli 0 nel loro conto in banca.
.
’70 – Guarda che abbiamo lottato, abbiamo vissuto davvero intensamente in quegli anni, e questo è solo merito nostro.Non è stato facile, non credere. Abbiamo preso un sacco di botte, abbiamo sofferto. Non è stato tutto fiori. E poi, ti renderai conto anche tu, che molto del meglio della musica, della letteratura, delle idee degli ultimi secoli, si è concentrata proprio in quegli anni lì?
.
’00 – Sono abbastanza d’accordo con quello che dici, ma quello che voglio dire io è su un altro piano.
La vostra spinta, il vostro tentativo di cambiare le cose era collettivo, come sottolinei spesso tu. A me sembra di capire dai vostri racconti, che il tempo stesse dalla vostra parte. La nostra sofferenza è invece individuale, e la nostra rivoluzione sarà per forza individuale. E se proprio dovessi individuare dei semi per questo tipo di impulso, li trovo solo nell’Anarchia.
E’per questo che dico che voi non potete giudicare proprio un bel niente: quando esiste una grossa spinta collettiva, è molto più facile cavalcare l’onda, anche in maniera inconsapevole: farsi trascinare da quest’onda. La mia impressione è che molti di voi si sentivano e si sentono ancora parte di questa mareggiata che però è finita. E a me sembra che questo movimento per quanto sano e qualitativamente “alto” fosse, abbia comunque appiattito molte coscienze. E questo lo si può vedere oggi in molti di voi che hanno smesso di mettersi in gioco e guardano solo il mondo dall’alto della loro nostalgia, e giudicano pure tutto in base alla loro nostalgia.
.
’70 – Belle parole. Ma non mi convincono. Prendiamo per esempio la musica: la musica popolare dei ’70 è su un altro pianeta rispetto a quella di oggi. Ma li ascolti i cantanti popolari di oggi? Non puoi dirmi che anche la composizione musicale passa sul piano collettivo!
.
’00 – Hai ragione, forse, e non voglio giustificare e difendere il lavoro diabetico di Valeri Scanu o Marchi Carta presi a caso, ma ripeto il concetto: oggi essere artisti comporta una spinta ed un’energia individuale nettamente superiore. Forse semplifico, ma negli anni ’70 essere artisti credo fosse un pò più “facile”, in vista sempre di quell’ondata collettiva, altamente energetica.
Ti faccio un esempio pratico: immaginiamo ogni individuo a navigare su questo mare, dove l’altezza rappresenta il livello di energia collettiva: gli artisti sono coloro che si trovano sul punto più alto delle navi, che riescono a guardare prima di tutti molto più lontano. E’ chiaro che quando il mare è calmo e piatto e il vento soffia molto più sottile, rispetto a tempi in cui il mare è ondoso e il vento soffia forte, un artista ha bisogno di costruirsi navi molto più sofisticate per raggiungere punti altrettanto alti.
E poi spesso succede che da questo tempo di mare basso, ad osservare i tempi di mare alto e vento forte, tutti i marinai, anche i semplici mozzi, sembrano artisti, ma non è così.
Il punto principale rimane l’innalzamento della coscienza e questo, per essere efficace nel tempo, può avvenire solo in maniera individuale. Essere Individui. Altro che Movimenti collettivi, lotta di classe e balle varie. Diventa te stesso. Questa è la nostra rivoluzione. Questo è la nostra sfida. Questo è il seme più efficace per il futuro.
…
La ragazza dei ’70 e il ragazzo degli anni ’00, si ritrovarono a fare l’amore.
Prevedibile, certo.
Ma in qualche modo necessario.