Campagna contro l’uso del tacco
1 Novembre 2013Musica allopatica, musica omeopatica e l’arte della Compilation
6 Novembre 2013Guardate questo portacenere..è in uno stato vibrazionale. Ne siamo certi, e i fisici lo possono dimostrare. Però non siamo in grado di udire tali vibrazioni…Sarebbe estremamente interessante metterlo in una stanza anecoica e ascoltarle attraverso un impianto adeguato. Gli oggetti diventerebbero processi; scopriremmo…il significato della natura tramite la musica degli oggetti.
John Cage
Se penso a come sia vissuta e sperimentata la musica in genere, mi vengono in mente diversi esempi paralleli.
Alcuni, e questo spesso proprio fra i musicisti, trattano la musica come se fosse ingegneria: creata cioè con l’unico scopo di “stare su“,sia dal punto di vista dell’orecchiabilità e della fruibilità di massa della melodia, e sia dal punto di vista strettamente commerciale. Altri trattano invece la musica come se fosse solo l’ora di educazione fisica: l’ora d’aria dalle incombenze quotidiane, regno dell’intrattenimento fine a se stesso. A me pare, invece, che il parallelo più efficace e soprattutto più utile lo si possa fare pensando all’Architettura, disciplina capace di riunire comunque molto bene i due precedenti aspetti, centradoli però sulla ricerca di una qualità e di un’armonia superiore; superiore proprio nel senso letterale del termine, cioè che permetta di percepire da un piano più alto, in maniera sintetica l’insieme. Infatti gli spazi, le forme, le strutture, i pieni e i vuoti, hanno qualcosa che è musicale, sia dal punto di vista delle proporzioni, quindi strettamente quantificabile, misurabile (penso, per esempio, ad opere antiche come le piramidi d’Egitto, costruite secondo precise proporzioni astronomiche), sia anche dal punto di vista vibratorio, qualitativo e percepibile comunque in maniera più sottile dai sensi umani. Questo tipo di percezione va allenata e un buon allenamento consiste, innanzitutto, nella ripetizione dell’esperienza; un altro aspetto utile per aprire nuovi spazi di pensiero, consiste poi nel chiedersi perchè alcuni spazi musicali siano capaci di generare precisi stati d’animo. Vorrei poi precisare che, per quanto riguarda la musica, il “più sottile” non presuppone necessariamente mettersi fermi immobili ed in silenzio ad ascoltare, ma presuppone l’attivazione della Presenza, spostando una parte di attenzione dentro di se’. E questo lo si può fare stando fermi immobili, con le cuffie nelle orecchie, ma lo si può fare benissimo anche danzando ad un concerto. E’una questione “solo” di attenzione.
COME FUNZIONA LA MUSICA – DAVID BYRNE
Per approfondire questo parallelo fra spazi archiettonici e musica, consiglio di leggere il libro di David Byrne, leader dei Talking Heads: “Come funziona la musica”, che centra molte delle sue interessanti ricerche e riflessioni su un concetto, dato spesso per scontato: ogni musica viene pensata originariamente, anche in base al contesto in cui questa verrà eseguita e, viceversa, il contesto incide e può trasformare la musica.
Ad esempio: le composizioni di Mozart, sono state create per determinati spazi interiori ed esteriori, legate ai tempi e agli spazi dell’epoca, e che oggi sono difficilmente ripetibili (è per questo forse che oggi non esistono praticamente nuove composizioni classiche?); molta musica “da stadio”, ascoltata con attenzione attraverso l’ipod, perde gran parte della sua carica; un brano ascoltato attraverso un cd in auto, è molto diverso dallo stesso brano ascoltato a volume altissimo in una discoteca, per il quale è stato pensato (anche se qualcuno tenta di trasformare l’auto in una discoteca, con risultati tremendi); i brani musicali “da chiesa”, hanno quei particolari stacchi, anche per l’ampiezza e l’altezza dei luoghi in cui vengono di solito eseguiti; ampiezza che creerebbe un fastidioso riverbero se, per esempio, invece di un organo, venissero suonate delle percussioni; al contrario, le percussioni sono strumenti molto efficaci per esecuzioni all’aperto, lo stesso chiaramente non si può dire per un grosso organo..
Altro concetto collegato molto interessante, che apro solo come spunto di osservazione è: molti tappeti hanno una loro musicalità: un ritmo, una finitura, la melodia che si può intuire nella trama del disegno…
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